L’osteopatia come medicina manipolativa sta trovando sempre più applicazioni e consensi nel trattamento dei bambini fino ad attirare l’attenzione dei centri ospedalieri nei quali innovatori osteopati si stanno mettendo al servizio dei neonati e soprattutto dei prematuri per dare una risposta integrata tra le medicine alle problematiche esistenti o che potrebbero svilupparsi al momento della nascita.
In quest’ultimo caso infatti l’osteopatia diventa medicina preventiva per rispondere agli insulti di una gravidanza difficile o di un parto difficile tanto che nel resto del mondo l’osteopata affianca la gravidanza della mamma, è presente durante il parto e tratta il neonato fin dal primo momento dalla nascita.
PERCHE’ L’OSTEOPATIA E’ UTILE ALLA MAMMA E AL BAMBINO?
Il parto è di per sé un evento traumatico per il bambino per le difficoltà che esso incorre nel passaggio nel canale del parto dovuto soprattutto agli stimoli meccanici che deve affrontare dovuti alle spinte uterine e all’adattamento per il passaggio in uno spazio alquanto ristretto sempre che non ci siano eventi concomitanti che ne peggiorino ulteriormente la gravità come possono essere un travaglio lungo, una difficoltà di posizionamento o problematiche della mamma.
Tuttavia l’evento è molto importante per il nascituro proprio perché queste stimolazioni meccaniche, se avvengono correttamente, donano al nascituro uno stimolo in termini semplici di energia cinetica molto importante, basti pensare semplicemente alla deformazione del cranio che avviene durante l’incanalamento nel piccolo bacino con accavallamento delle ossa craniche e addensamento energetico che nel momento della fuoriuscita si trasforma in energia cinetica di movimento che amplifica quello che in osteopatia viene chiamato “respiro della vita”.
Il lavoro dell’osteopata diventa utile per garantire che il parto sià l’evento meno traumatico possibile sia per la mamma che per il neonato e per stimolarne i benefici in termini di sviluppo futuro del bambino.
QUANDO DIVENTA IMPORTANTE LA MANIPOLAZIONE OSTEOPATICA?
– DURANTE LA GRAVIDANZA in preparazione del parto al fine di mettere la mamma nelle migliori condizioni per avere un parto il più fisiologico possibile, ma allo stesso tempo ad alleviarla di quei disturbi spesso frequenti e dovuti a un adattamento del corpo per dar spazio al futuro nascituro che possono generare lombagiee, cervicalgie disturbi neurovegetativi come nausea o vertigini.
– IN PREPARAZIONE DEL PARTO per mantenere elasticità muscolo-legamentosa del bacino, consentire un perfetto allineamento delle ossa iliache cosicché le forze endoaddominali assieme a quelle uterine durante il parto possano venir direzionate in maniera efficace, per rimuovere eventuali aderenze addominali da esiti di pregressi interventi o infiammazioni che potrebbero rendere difficile il rilasciamento tessutale.
– ALLA NASCITA DEL BAMBINO PREMATURO per stimolare il sistema neuropriscomotorio già da subito attraverso un tocco manipolativo dolce e non invasivo ed accompagnarlo ad uno sviluppo adeguato e normale
– ALLA NASCITA DEL BAMBINO A TERMINE per prevenire qualsiasi complicanza che ritardi uno sviluppo corretto come più accadere se durante il parto le pressioni ricevute vadano a mettere in disfunzione il rimodellamento cranico post-parto e causare così malformazioni craniche tra cui la più conosciuta è la plagiocefalia oppure generare disturbi irritativi nervosi somatici (vedi ad esempio la genesi del torcicollo miogeno che potrebbe essere causato da un deficit funzionale del nervo accessorio dovuto a un restringimento del suo passaggio nel foro giugulare) o vegetativi (vedi ad esempio un’irritazione vagale nella sua fuoriuscita dal formae giugulare che può determinare disturbi digestivi come le coliche addominali) o a disfunzioni rachidee cervicali da parto che possono determinare ad esempio rigurgiti frequenti da irritazione del nervo frenico nelle sue radici cervicali inferiori causa spesso di irritabilità ed insonnia del neonato.
– DOPO IL PARTO per la mamma per ritrovare la normale funzionalità somatica, ma anche per il trattamento delle aderenze cicatriziali in caso di parto cesareo e per avere istruzioni utili sulla gestione del neonato con trattamenti da effettuare anche autonomamente.
– DURANTE LO SVILUPPO del bambino per prevenire o trattare disfunzioni somatiche come la scoliosi, le malocclusioni dentali, i disturbi neurovegetativi, posture scorrette,i dismorfismi degli arti inferiori , cefalee o emicranie, lo strabismo che si possono verificare a seguito di lesioni delle membrane intracraniche piuttosto che somatiche o viscerali.
QUALI SONO I TRATTAMENTI CHE L’OSTEOPATA PUO’ EFFETTUARE?
Molte sono le metodiche a disposizione dell’osteopatia che agisce sempre e comunque con la manipolazione per cui con le mani.
In ambito pediatrico l’approccio di tipo craniosacrale è il più utilizzato per la sua naturale dolcezza e non invasività ma che consente attraverso manovre molto leggere e armoniche di entrare in contatto col movimento respiratorio primario del bimbo e di consentirne il normale riequilibro nell’intento di ripristinare o stimale la fisiologica dinamica somatica e dei fluidi.
Il trattamento è mirato non solo alla correzione articolare, ma ad un lavoro tessutale profondo che spesso arriva anche a toccare l’aspetto emotivo del bimbo e dell’adulto consentendo la liberazione di fissità che se somatiche possiamo assimilarle a aderenze cicatriziali o infiammatorie o metaboliche mentre se emozionali possiamo assimilarle a traumi psicoemotivi.
fonte: http://osteopatiafulcro.it/osteopatia-pediatrica-perche-quando-e-dove/